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Serie C 10ª giornata: Benedetti squalificato, Casarini

Nel weekend della Serie C la decima giornata si è rivelata una fotografia ricca di episodi, risultati e decisioni disciplinari che incidono sia sul piano tecnico sia su quello etico-sportivo. È emerso, da un lato, un quadro di gare competitive tra i reparti offensivi e difensivi più mature delle tre zone geografiche e, dall’altro, un fronte giudiziario che ha fissato norme e limiti. L’attenzione è caduta sui trend di classifica: nel girone A il Vicenza allunga la corsa a +7 sul Lecco, nonostante quest’ultimo abbia perso la sfida interna contro l’Union Brescia; nel girone B Arezzo supera Ravenna e si proietta verso una quota solida, toccando i 27 punti; nel girone C il Catania batte la Salernitana e, con il Benevento, mantiene una coppia di testa ancorata al vertice. Tale panorama, tuttavia, è stato accompagnato da una serie di sanzioni che hanno coinvolto società, allenatori e tesserati, ribadendo come la gestione dell’ordine pubblico resti elemento decisivo della stagione.

Le partite hanno mostrato sostanza tattica e spesso una gestione mentale delle singole sfide, con Vicenza e Arezzo protagonisti di partite diverse ma entrambe capaci di capitalizzare errori dell’avversario. In particolare, il Vicenza ha dimostrato una continuità preziosa in chiave promozione, mentre Arezzo ha saputo trasformare una vittoria cruciale in un stock di punti utilissimo per la classifica. In coda, i verdetti del girone C hanno rafforzato la percezione di un duello di vertice tra Catania e Benevento, due squadre capaci di adattarsi alle diverse fasi delle partite e di trovare la via della rete anche quando le condizioni non erano ideali. I margini tra prime e medio-alte si riducono sempre di più, alimentando una corsa al rialzo che promette molte sorprese nelle settimane a venire.

Decima giornata: risultati principali e classifica

Nel girone A il Vicenza mette in cascina una vittoria che ne rafforza la leadership, allungando sul Lecco, che resta in scia nonostante la sconfitta casalinga contro l’Union Brescia. Questo confronto diretto ha messo in rilievo la forza complessiva del Vicenza, capace di restare lucido nelle fasi decisive e di sfruttare al meglio le opportunità create. Nel girone B Arezzo ottiene un successo nello scontro diretto con Ravenna, consolidando la sua posizione di classifica e rafforzando la filosofia di squadra che la contraddistingue da inizio stagione. A livello numerico, Arezzo arriva a 27 punti, confermando di essere una delle realtà più costanti del torneo.

Nel girone C il Catania batte la Salernitana in una gara intensa che apre le finestre della parte superiore della classifica, mentre il Benevento, archiviando anche questa giornata, resta agganciato in vetta, pronto a lottare fino all’ultimo minuto per la promozione. Il match ha messo in luce una serie di attributi comuni tra le squadre di vertice: solidità difensiva, dinamismo offensivo e una gestione del ritmo che permette di rispondere agli episodi avversi con pronta reazione. Complessivamente, la decima giornata conferma l’elevato livello qualitativo della Serie C e l’equilibrio tra chi lotta per i piani alti e chi cerca di risollevare le proprie casse tecniche e finanziarie.

Sanzioni alle società

Come anticipato, il Giudice Sportivo ha pesantemente inquadrato una serie di ammende per comportamenti contrari alle norme di ordine pubblico e per episodi violenti commessi dai sostenitori. Per alcuni club sono state stabilite somme importanti: Livorno è stato multato di 2400 euro, Union Brescia di 1500 euro e Lecco di 1200 euro per fatti che hanno compromesso la sicurezza durante gli incontri. A queste cifre si aggiungono multe più contenute ma significative per altre realtà: Arezzo 500 euro, Monopoli 300 euro, Benevento 200 euro, Catania 200 euro, Perugia 200 euro, Team Altamura 200 euro e Triestina 100 euro. L’elenco testimonia una stagione in cui l’attenzione alle dinamiche di accoglienza, ordine pubblico e rispetto delle regole è al centro della gestione sportiva e dell’immagine del campionato.

Allenatori e dirigenti: sanzioni e provvedimenti

Il riepilogo disciplinare include misure mirate a dirigenti, allenatori e comportamenti in campo. Inibizioni ed ex ante riportano casi significativi: SACCHI GIULIANO (Carpi) è stato sanzionato con un’inibizione a svolgere attività federali fino al 19 dicembre 2025 per condotta gravemente irriguardosa nei confronti dell’arbitro, e un intervento non corretto durante un momento di tensione. MIDOLO ANTONIO (Siracusa) è stato richiamato per comportamento scorretto nei confronti di tesserati avversari. Per quanto riguarda gli allenatori, ROGNINI DIEGO (Pianese) è stato sanzionato con due gare di sospensione effettive; CERVERA GIANLUCA (Casertana) è stato fermato per una gara; DE VEZZE DANIELE (Pineto) è stato ammonito per comportamento non corretto durante un’interruzione di gioco. Queste decisioni mostrano come la relazione tra campo e tribuna resti delicata e soggetta a linee guida rigorose.

Calciatori: sanzioni, diffide e recidive

Nel capitolo giocatori, la federazione ha registrato provvedimenti per recidiva in ammonizione e diffide, con alcune figure che compaiono in lista come elementi marginali ma significativi per la gestione disciplinare. Tra i nomi segnalati emergono BANe ABDOUL HATE (Pergolettese) e BATTIMELLI GIUSEPPE (Pontedera) per recidiva in ammonizione; MENARINI FRANCESCO (Forlì), VONA EDOARDO (Pontedera), DI NOIA GIOVANNI (Trapani), FABBRO MICHAEL (Virtus Verona) compaiono per ammonizioni o diffide; l’insieme del gruppo riflette una cronica attenzione normativa su comportamenti che incidono sull’immagine del campionato e sull’etica sportiva, oltre a segnare linee guida utili per eventuali interventi futuri.

Riflessioni e spunti per le prossime settimane

Man mano che la stagione avanza, le dinamiche tra gestione delle squadre, disciplina e risultati diventeranno sempre più intrecciate. Le vittorie chiave, come quelle delle capoliste in ciascun girone, dovranno convivere con la necessità di mantenere un comportamento all’altezza delle norme federali e dell’etica sportiva. Per le squadre che inseguono, la sfida sarà mantenere la compattezza mentale, sfruttare al meglio le opportunità di mercato e restare concentrati sull’obiettivo comune: una stagione memorabile e competitiva che possa offrire nuove opportunità di crescita a livello di settori giovanili, infrastrutture e formazione dei talenti.

Autore dell'articolo: legaprocalcio