Inter U23 e Renate restituiscono una sfida intensa e combattuta che lascia tracce di ottimismo e di cautela. Al termine di 90 minuti vissuti con ritmo elevato, l’allenatore Stefano Vecchi esce dalla conferenza stampa con una lettura chiara: la squadra ha offerto un primo tempo di alto profilo, costruendo occasioni che avrebbero potuto cambiare l’inerzia della partita. Tuttavia, l’unica vera chance concessa agli avversari si è rivelata fatale, trasformando una situazione controllata in un pareggio che rallenta la corsa. Vecchi mette in guardia sul fatto che la concentrazione va mantenuta costantemente e che, nonostante l’impegno, non si può permettere di interrompere l’inerzia con errori di disattenzione, soprattutto quando il controllo della partita è tra le mani dei propri giocatori.
Analisi della prestazione
La prestazione della squadra è stata contraddistinta da un inteso possesso palla e da una prefabbricata spinta offensiva: Inter U23 ha imposto il proprio ritmo, ha costruito azioni chirurgiche e ha creato diverse opportunità per chiudere la gara prima dell’intervallo. Il problema emerso riguarda la gestione dei tempi: la squadra ha subìto una marcatura meno efficace in chiusura di primo tempo, quando una situazione denso-mosso in area ha esposto una lacuna di concentrazione tipica di una fase ancora in evoluzione. Vecchi parla di un errore di inesperienza, rimarcando che era lecito aspettarsi una maggiore attenzione su quei dettagli, soprattutto dopo una prestazione casalinga recente con problemi simili. Non mancano segnali di crescita: i giovani hanno mostrato la capacità di reagire, di spingere fino all’ultimo e di restare in partita nonostante le difficoltà.
Rigore contestato e dinamiche arbitro
La discussione si sviluppa anche sull’episodio arbritale: Vecchi ritiene che ci fosse un rigore evidente per La Gumina, contestando la valutazione dell’arbitro. Nonostante la richiesta oculata di un consulto al VAR, la decisione è rimasta invariata: una chiamata che lascia rammarico ma che non deve oscurare il lavoro svolto dai propri giocatori. L’allenatore ricorda che la partita meritava una gestione diversa dell’area avversaria e invita la squadra a non basarsi su una singola situazione per tracciare l’intera analisi della gara. In ogni caso resta il fatto che il punto conquistato riflette una volontà di non arrendersi e una capacità di reagire alle avversità in campo.
Nazionali e impatto sul rendimento
Vecchi aggiunge una riflessione utile sul calendario: il periodo riservato alle Nazionali può alzare il livello generale del gruppo, grazie all’opportunità di confrontarsi su palcoscenici differenti. Alcuni giocatori discutono in U21 o si allenano con la prima squadra, il che genera una crescita tecnica e mentale che può essere vantaggiosa per la squadra. Tuttavia, la gestione di turni ravvicinati e viaggi può incidere sull’aspetto fisico e su quella costanza mentale fondamentale per restare sempre al massimo. L’allenatore vede la rotazione come una risorsa: un modo per far crescere i giocatori e, allo stesso tempo, mantenere alta la competitività durante la stagione.
Finalizzazione e prospettive
Vecchi chiude l’analisi rimarcando i limiti evidenziati nella fase di finalizzazione, soprattutto nel primo tempo: non è bastato arrivare tante volte in zona gol se non si chiudeva nel modo giusto. Eppure, la risposta nel secondo tempo è stata positiva: la squadra ha avuto una reazione di carattere e ha cercato di operare il sorpasso. Il tema resta la capacità di capitalizzare le opportunità. Il lavoro di gruppo, la fiducia nei singoli e la continuità di rendimento sono al centro delle prossime settimane: se l’attenzione e la finalizzazione miglioreranno, Inter U23 potrà risalire la china nelle sfide future, restando competitiva in questa categoria.”