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Giugliano-Sorrento: crescita e sfide

Prestazione e ritmo di gioco

Nel Giugliano si respira una crescita anche di fronte alla sconfitta contro il Sorrento. La partita, decisa da una rete di Cuccurullo al 75′, mette in evidenza una squadra che ha fatto registrare progressi rispetto al recente periodo di difficoltà. La contesa ha visto un equilibrio meno spezzato, con una risposta di carattere e una gestione della palla che può dare continuità nelle prossime gare. L’intensità è stata una costante, così come l’impegno a ricostruire azioni offensive nonostante i limiti evidenziati al momento della finalizzazione.

Dal punto di vista tattico, la squadra ha alternato soluzioni diverse per trovare stabilità. 4-2-4 utilizzato in precedenza contro avversari come la Salernitana ha lasciato intravedere una propensione offensiva, mentre oggi si è optato per un assetto leggermente più bilanciato, il 4-4-2, per garantire maggiore copertura a centrocampo e una gestione della trequarti più pronta a cambiare ritmo rispetto all’avversario.

In questa cornice, gli interpreti hanno dato risposte positive: i quinti hanno trovato buone spizzate, mentre la linea offensiva ha richiesto maggiore lucidità nei momenti chiave. L’obiettivo è consolidare una base di gioco che possa trasformarsi in risultati concreti nel proseguo del campionato.

Le parole di Cudini

Il tecnico del Giugliano ha rimarcato che non basta valutare la prestazione dal punteggio, anche se il risultato finale pesa. Da quando è arrivato, Cudini ritiene di aver visto una delle migliori interpretazioni di partite, con una squadra capace di tradurre gli allenamenti in messe in campo coerenti e complesse. Sa che serve migliorare sotto alcuni aspetti tecnici, ma ha apprezzato la cessione di intenti sulla lunghezza del campo e sull’atteggiamento aggressivo.

Quanto al clima interno, l’allenatore ha detto di non percepire una sfiducia diffusa. Al contrario, ha notato una squadra capace di mettere intensità e di tenere alti i ritmi, anche se ammette che a volte la condotta di gara non è stata perfetta. Ha sottolineato che, se si lavora sui concetti provati in allenamento, i risultati arriveranno con una gestione più precisa della palla e una maggiore consapevolezza nel finalizzare le azioni offensive.

Per quanto riguarda la gestione dei reparti, Cudini ha evidenziato come ci sia margine di miglioramento. Ha osservato alcune scelte da perfezionare, come la gestione del possesso in prossimità della trequarti avversaria e la capacità di sfruttare al meglio le occasioni create. Ha esortato al lavoro di gruppo e a una maggiore fiducia nel progetto di squadra, per trasformare i fischi in applausi e voltare pagina con la prossima gara.

Prospettive e cambi di rotta

La riflessione tecnica passa anche dalla gestione dei ruoli: per De Rosa non è ancora stato trovato l’equilibrio tra ruolo di interno e imprevedibilità offensiva, con l’allenatore che ha confermato la necessità di mantenerlo in una posizione avanzata per una gestione migliore della palla. Baldé è rientrato dall’infortunio e ha mostrato volontà di incidere, ma è un processo che richiede minuti e inserimento graduale. Njambè e Borello hanno profondità sulle corsie esterne e dovranno crescere nel prendere l’iniziativa per creare opportunità, anche sfruttando cross e tagli in orizzontale. Esposito ha aumentato la vivacità della manovra, offrendo opzioni nuove, ma serve continuità per consolidare una dinamica offensiva credibile.

Così, l’obiettivo è trovare un equilibrio tra aggressività e organizzazione, con la chiave che resta la lucidità nelle scelte finali e la capacità di variare modulo e assetto in base all’avversario. La squadra ha mostrato spunti positivi sul piano tattico e di atteggiamento: ora serve tradurli in risultati concreti e in una svolta attesa dai tifosi, che chiedono coerenza e continuità di rendimento.

Prossime sfide e obiettivi

Il calendario non concede pause: i prossimi ostacoli sono Catania e Trapani, due avversari tosti che imporranno una conferma della crescita mostrata in questa partita. L’approccio deve restare quello di una squadra determinata a valorizzare ogni reparto, dal centrocampo al pacchetto offensivo, per costruire azioni più efficaci e decisive. I tifosi hanno mostrato momenti di scetticismo e fischi, ma l’impegno della squadra resta costante; ora l’obiettivo è trasformare quella pressione in applausi, continuando a lavorare sul campo e a consolidare una identità chiara e riconoscibile. Occorre accelerare sui tempi di maturazione del gruppo e puntare su una coesione sempre più solida, in grado di portare i frutti sperati nell’economia della stagione.

Autore dell'articolo: legaprocalcio